Abbiamo perso l'abitudine dell'attesa. Vogliamo tutto subito, bene e perfetto. Aspettare che qualcosa "maturi" o che arrivi il tempo "adeguato" è uno stress.
Mi rendo conto che abbiamo perso l'abitudine di aspettare. In generale intendo...
Aspettare che la frutta sia matura,
che sia il momento giusto per dire o per fare qualcosa,
i tempi degli altri,
i nostri tempi!
Tutto deve essere al servizio della nostra necessità del momento, perchè abbiamo fretta o siamo in ritardo o semplicemente perchè "ci va così" . La frustrazione causata dal tempo che dobbiamo rispettare è fonte di nervosismo e indisponenza, mal ci adeguiamo ad una attesa che fa parte necessariamente della vita.
La nostra stessa esistenza è scandita dal tempo che passa e anzi, dopo una certa età forse vorremmo che fosse anche più lento.
Da bambini vogliamo diventare adulti, da adulti vogliamo ritornare giovani, ma che tiritera è?
Il minimo comune denominatore è che non siamo mai soddisfatti di ciò che abbiamo nel tempo in cui ci troviamo.
Questo benedetto tempo che proprio non ne vuole sapere di sottostare alle nostre esigenze o ai nostri capricci!
E si corre e si impreca per fare presto, per avere il più possibile: in molte faccende è anche realizzabile, ma il tempo no, non si compra, nè si dilata, nè si accorcia...lui segue la sua natura, scorre e una volta perso non si può ricomprare.
Penso si debba veramente ritrovarne il valore e soprattutto il rispetto: per il ciclo della natura e per noi essere umani.
Attendere che i frutti siano maturi e i tempi appropriati per raccogliere il meglio e assaporare il gusto di ciò che la vita ci regala.
Chiedo anche a te ...quante volte rispetti l'andamento naturale delle cose o le tempistiche delle persone ? Prova a farci caso e magari a dedicare un po' di attenzione in più.
Sarà un esercizio che porterà beneficio prima di tutto proprio a te.
Buona vita!