Siamo in un'epoca che predilige la ricerca della felicità all'esterno, con prodotti, beni, immagine, sofisticazione e poca, poca verità. E invece c'è un enorme bisogno di ritornare a guardare dentro di noi. Ad aver cura di ciò che siamo.
Mi accorgo con rammarico che siamo sempre più dirottati verso la ricerca di una felicità che qualcuno o qualcosa ci può offrire dall'esterno. I prodotti miracolosi, le auto spaziali, l'abbigliamento di moda, il cellulare di ultima generazione, i ritocchi estetici per restare esattamente come si era... la cruda verità è che l'esteriorità non potrà mai compensare il vuoto dell'interiorità.
Se sei vuoto resti vuoto anche se sei spettacolare e ricoperto d'oro.
E quel vuoto non può essere riempito in quel modo.
Anzi, diventerà un circolo vizioso che ti renderà solamente dipendente dal desiderio di rimanere a quell'altezza e di dimostrare agli altri che vali .
Ecco, il verbo che fa la differenza è proprio questo : VALERE.
Perchè in fondo il desiderio che ognuno di noi ha nel proprio cuore è di essere amato e riconosciuto, appunto: di valere qualcosa per qualcuno. Prima di tutto da chi ci è più caro e poi per estensione dalla società intera.
Il punto è che stiamo scambiando il valore dei beni materiali con il valore intrinseco delle persone.
Di fatto sostiuiamo l'essere umano con l'inanimato.
Trovo sia una gran tristezza.
E sono certamente consapevole che l'immagine è ciò che si vede per prima e senza dubbio racconta qualcosa di noi, ma che diventi il fulcro della nostra esistenza beh...è estremamente riduttivo e anche direi, irrispettoso nei confronti della vita e di tutte le qualità che ci ha regalato.
Essere ricchi o essere signori è ben diverso. Vedo ricchi miserissimi, che non hanno altro metro di misura che quel valore e si circondano di vite simili restando sempre nel ring dove si sfidano per mostrare chi HA di più.
Poi per fortuna incrocio anche i signori, coloro che hanno scelto di avere più cura delle proprie risorse interiori, di creare relazioni sane, di affinare l'empatia e l'attenzione verso chi li circonda.
Di "sentire" anzichè "guardare" .
Perchè se la ricchezza esteriore può abbandonarci tutto d'un tratto, le nostre capacità e le nostre doti sono il bagaglio inestimabile che mai potranno venir meno.
E io ti chiedo...quante volte hai consapevolezza della tua ricchezza interiore e dei tuoi talenti ? E quante volte le costruzioni esterne hanno il sopravvento e diventano il tuo criterio di valutazione delle persone?
Ma soprattutto hai chiaro che tipo di esseri umani vuoi che facciano parte della tua esistenza?