Innumerevoli volte nella vita abbiamo fatto supposizioni: di sapere già cosa pensava l'altro, come mai aveva o non aveva compiuto una certa azione, detto o non detto una certa cosa.... e il fatto interessante è che quasi sempre ci siamo sbagliati.
E' proprio così, le supposizioni non portano mai niente di buono.
Eppure siamo dei cineasti da Oscar nel realizzare il film nella nostra testa...eh sì perchè è lì che si crea tutto, con dovizia di dettagli, con pensieri costruiti e complessi, con valutazioni perfettamente confezionate che alla fine devono darci un quadro completo della situazione.
E aggiungiamo varianti mano a mano che rimuginiamo, e intanto le emozioni collegate a questo lungometraggio si fanno strada nel nostro corpo.
Certamente i primi scambi di sguardi con chi ci piaceva era un ottimo input per far partire il criceto del cervello che pedalava creando la storia d'amore del secolo!
Oppure, al contrario un mancato saluto o un atteggiamento freddo distruggevano in men che non si dica la favola appena prodotta...
Siamo passati (e forse passiamo ancora) tutti da questo meccanismo, con cambi di protagonisti e dinamiche. Cambia l'età, cambiano i soggetti ma il criceto è sempre lo stesso.
Il punto è che in entrambi i casi - positivo o negativo - ad un certo punto arriva l'attacco di realtà e scopriamo che avevamo costruito tutto solo nella nostra testa.
Ciò su cui voglio portare l'attenzione è la completa INUTILITA' di questo ruminare mentale e invece portare il focus sulla nostra capacità di fermarlo e di dirigere l' attenzione e le energie su tutt'altri percorsi neurologici, ad esempio sull'avere fiducia che la vita e il tempo forniranno tutte le risposte. Che inventarci delle storie non ha alcun senso perchè la realtà è sempre, sempre diversa e quindi è solo energia sprecata.
Lo dico per esperienza da regista di primo livello! E ho fatto pure delle brutte figure per le mie supposizioni, oppure ho sofferto vivendo le emozioni create dal mio triste film, oppure, peggio ancora, mi sono innervosita ...arrabbiata, rinchiusa nelle mie convinzioni.
Perchè il cervello non distingue la realtà dalla fantasia quindi attiva meccanismi fisiologici e neurologici perfettamente in linea con quanto noi crediamo.
E poi alla fine....pufff... tutta un'altra realtà!
Quindi ora ti chiedo: concentrati e fai caso a quante volte hai fatto supposizioni inutili e prova a fermare il film non appena ti accorgi che sta partendo... concediti la possibilità di accogliere le risposte o gli eventi quando sarà il giusto tempo.