Il respiro, tanto importante quanto sottovalutato.

Ho osservato prima me stessa, poi chi incontro nelle mie sedute e ho notato che l'accumulo di preoccupazioni o di stress crea una postura di chiusura a livello di stomaco, ci si "arriccia" bloccando il diaframma così da ridurre la capacità dei polmoni di accogliere l'ossigeno.
E invece di respirare come si deve ci si riduce a piccoli mini inspirazioni di sopravvivenza.

Qui parlo del respiro che ampio entra nelle narici e passa lungo le alte vie respiratorie, poi procede la sua strada verso bronchi e polmoni riempiendoli di ossigeno e lascia andare l'aria pesante e piena di tossine, si allenta lo stomaco in tensione, si ossigena il sistema nervoso e tutto il corpo ne beneficia.

La respirazione è una delle poche funzioni corporee involontarie che possiamo trasformare in "volontarie", nel senso che possiamo modificarla consapevolmente.
E' proprio questa consapevolezza che permette di usare questa risorsa quando ce n'è bisogno:

quando hai bisogno di rilassarti, respira
quando senti che la mente è come un flipper respira,
quando le emozioni pesanti si bloccano nella pancia, respira,
quando i pensieri si ammassano e non trovi soluzione, respira.

Quando ti alzi al mattino già con il programma della giornata, prima respira,
quando stai aspettando qualcuno, respira,
quando sei in ansia, respira,
quando ti trovi in un vicolo cieco e non sai proprio come fare, respira,
quando senti che le lacrime di tristezza stanno arrivando, respira,
quando sei arrabbiato/a, respira,
quando hai paura, respira,
quando ti sembra di essere in un uragano, respira,
quando pensi che proprio non ce la fai oggi, respira.

Non è certo la panacea di tutti i mali, ma senza dubbio è il più semplice e naturale strumento che possiamo utilizzare per ritrovare il centro in noi stessi e ripartire con la percezione più chiara.

Prova a fare caso a come respiri e concentrati nell'ascolto di come il tuo corpo reagisce.
Regalati qualche minuto di attenzione, ne avrai certamente beneficio.